Rassegna stampa
Dove mi curo?
Roma, 7 febbraio 2024 – Ministero della salute

AGENZIE 
ANSA
MERCOLEDÌ 07 FEBBRAIO 2024 12.57.58

Tumori, Nord e centro guidano la chirurgia al top, cresce il Sud

Tumori, Nord e centro guidano la chirurgia al top, cresce il Sud Per il seno l’Ieo, Gemelli colon e stomaco, polmone al S.Andrea (ANSA) – ROMA, 07 FEB – Il numero di interventi di chirurgia oncologica rappresenta uno degli indicatori più affidabili delle strutture sanitarie: maggiore è il numero, migliori sono le garanzie di sicurezza ed efficacia. In questo ambito, il Nord sempre in vetta alle classifiche per centri ‘sopra soglia’, mentre il Sud è in crescita, ma con solo 3 le Regioni virtuose, Puglia, Campania e Sicilia, che coprono tutte le patologie considerate. Lo sottolinea Ropi (Rete Oncologica Pazienti Italia), che presenta oggi una nuova mappa aggiornata ‘Dove mi curo?’, al ministero della Salute ed elaborata partendo dai dati dell’ultimo Programma Nazionale Esiti di Agenas. Per il tumore al seno i primi tre centri per numero di interventi sono l’Istituto Europeo di Oncologia – Ieo di Milano, con 2635 interventi l’anno, il Policlinico Gemelli di Roma con 1344 e Irccs Istituto Clinico Humanitas con 879, ma compare anche il Sud nella top ten con l’Humanitas Istituto Clinico Catanese che ne conta 719. Per il tumore del polmone l’Azienda Ospedaliera Sant’Andrea di Roma con 572 interventi l’anno, l’Istituto Europeo di Oncologia – Ieo di Milano con 538 e l’Azienda Ospedaliero – Universitaria Careggi di Firenze con 462, ma tra i primi dieci figura anche il Sud, con l’Ospedale Monaldi di Napoli con 292. Per il tumore dello stomaco le prime tre strutture per numero di interventi sono il Policlinico Gemelli di Roma con 142 interventi l’anno, l’Aoui di Verona Borgo Trento con 89 e l’Irccs Ospedale San Raffaele di Milano con 88. Per il tumore del colon il Policlinico Gemelli con 505 interventi l’anno, l’Irccs Policlinico Sant’Orsola di Bologna con 288 e l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana con 248, ma nella top ten figurano anche il Policlinico di Bari con 206 e l’Azienda Ospedaliera Cardinale Giovanni Panico di Tricase (Lecce) con 202. Per il tumore della prostata, svettano alle prime tre posizioni l’Azienda Ospedaliero – Universitaria Careggi di Firenze con 726 interventi l’anno, l’Istituto Europeo di Oncologia – Ieo di Milano con 509e la Casa di Cura Pederzoli di Verona con 473, m a tra i primi dieci vi è anche l’Ospedale Generale Regionale Miulli di Bari, con 309. (ANSA). 2024-02-07T12:57:00+01:00 Y09-GU ANSA per CAMERA03

MERCOLEDÌ 07 FEBBRAIO 2024 12.27.02

Tumori, interventi sotto soglia in quasi un ospedale su 2

Tumori, interventi sotto soglia in quasi un ospedale su 2 Solo 13 hanno bollino di qualità per i percorsi assistenziali (ANSA) – ROMA, 07 FEB – Di fronte a una diagnosi di tumore il pensiero più impellente è quello della scelta dell’ospedale giusto in cui curarsi, specie per la chirurgia. Orientarsi non è semplice: in quest’ambito quasi un ospedale su 2 esegue interventi sotto soglia, ovvero un numero troppo basso di operazioni , e solo 13 hanno il bollino di qualità per i percorsi assistenziali. È il quadro che emerge da nuova mappa aggiornata ‘Dove mi curo?’, presentata oggi da Ropi (Rete Oncologica Pazienti Italia) al ministero della Salute ed elaborata partendo dai dati del Programma Nazionale Esiti di Agenas. Dal rapporto emerge che nel nostro Paese circa il 46% degli ospedali esegue interventi di chirurgia oncologica sotto soglia. Per il tumore della mammella, ad esempio, il valore soglia è di 150 interventi l’anno. Significa che al di sotto il centro non è in grado di offrire sicurezza e qualità degli esiti come quelli che operano sopra soglia. Tuttavia, la nuova mappa conferma un trend in calo di interventi in strutture sotto soglia, strutture che dal 2017 al 2022 si sono ridotte di oltre il 16%, passando da 5.670 a 4.747. Di contro si è registrato un aumento dei volumi di interventi di chirurgia oncologica negli ospedali oltre il tetto fissato. Rimane invece invariato il gradiente Nord-Sud, con il Nord in cui la maggior parte delle Regioni ha ospedali sopra soglia per tutte le 17 patologie considerate, e il Sud in cui solo 3 regioni (Puglia, Campania e Sicilia) coprono tutte le patologie. (ANSA). 2024-02-07T12:26:00+01:00 Y09-GU ANSA per CAMERA07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 25 26 27 34

MERCOLEDÌ 07 FEBBRAIO 2024 12.28.39

Tumori, interventi sotto soglia in quasi un ospedale su 2 (2)

Tumori, interventi sotto soglia in quasi un ospedale su 2 (2) (ANSA) – ROMA, 07 FEB – “La nostra mappa si propone l’obiettivo di aiutare i pazienti ad orientarsi – spiega Stefania Gori, presidente Ropi – quest’anno abbiamo aggiunto un ulteriore tassello, relativo al percorso assistenziale, consapevoli che il solo dato quantitativo non è sufficiente a dare un’indicazione completa sulla qualità di un ospedale”. Domenico Mantoan, direttore generale Agenas ricorda che “l’Agenzia ha recentemente presentato la Quinta Indagine Nazionale sullo stato di attuazione delle Reti Oncologiche Regionali, che prende in considerazione una serie di Indicatori riguardanti le sette patologie oncologiche maggiori. Le informazioni sono oggi disponibili sul sito dell’Agenzia, ma entro il 2026 sarà pienamente operativo il Portale della Trasparenza dei Servizi Sanitari”. (ANSA). 2024-02-07T12:28:00+01:00 Y09-GU ANSA per CAMERA07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 25 26 27 34

ADN KRONOS
MERCOLEDÌ 07 FEBBRAIO 2024 13.22.31

TUMORI: QUASI IN 1 OSPEDALE SU 2 MENO INTERVENTI RISPETTO A SOGLIA DI SICUREZZA =

ADN0609 7 CRO 0 ADN CRO NAZ TUMORI: QUASI IN 1 OSPEDALE SU 2 MENO INTERVENTI RISPETTO A SOGLIA DI SICUREZZA = Da Ropi nuova mappa ‘Dove mi curo’ per aiutare i pazienti ad orientarsi nella scelta della strutture per la chirurgia oncologica Roma, 7 feb. (Adnkronos Salute) – In Italia, circa il 46% degli ospedali, quasi uno su 2, esegue interventi di chirurgia oncologica ‘sotto soglia’, ovvero utilizzano il bisturi un numero troppo basso di volte rispetto ai criteri di qualità previsti. Per il tumore della mammella, ad esempio, il valore soglia è di 150 interventi l’anno. Significa che al di sotto il centro non offre garanzie di sicurezza e qualità dei risultati rispetto ai centri con interventi sopra la soglia prevista. Il dato positivo è che in 5 anni è aumentato il numero degli ospedali che raggiungono la soglia. Su un altro fronte però solo in 13 strutture italiane è presente un percorso di cura la cui qualità è certificata da Organisation of European Cancer Institutes (Oeci). Sono i dati su cui si basa la nuova mappa aggiornata ‘Dove mi curo?’, presentata oggi dalla Rete oncologica pazienti Italia (Ropi) al ministero della Salute, elaborata partendo dai numeri del Programma nazionale esiti di Agenas, e che ha l’obiettivo di aiutare i pazienti ad orientarsio nella scelta delle strutture, consultando la mappa, per 17 malattie oncologiche, da sito reteoncologicaropi.it I due criteri sui quali è costruita la mappa sono il superamento della soglia di volumi chirurgici – che le evidenze scientifiche associano ai migliori esiti – e gli ospedali al cui interno è presente un percorso di cura la cui qualità certificato con il ‘bollino’ di Oeci. Nel primo caso si registra un trend di miglioramento: dal 2017 al 2022 il numero degli ospedali ‘sotto soglia’ si è ridotto di oltre il 16%, passando da 5.670 a 4.747. Allo stesso tempo si è registrata una riduzione dei volumi di interventi di chirurgia oncologica negli ospedali ‘sotto soglia’: da 57.419 interventi nel 2017 (29% degli interventi totali) a 47.230 nel 2022 (23% degli interventi totali). “Come ogni anno – spiega Stefania Gori, presidente Ropi e dell’Associazione italiana gruppi oncologici multidisciplinari (Aigom) – la nostra mappa si propone l’obiettivo di aiutare i pazienti e i loro cari ad orientarsi tra le strutture sanitarie che effettuano interventi di chirurgia oncologica. Quest’anno abbiamo aggiunto un ulteriore tassello, quello relativo al percorso assistenziale, consapevoli che il solo dato quantitativo non è sufficiente a dare un’indicazione corretta e completa sulla qualità di un ospedale”. (segue) (Ram/Adnkronos Salute) ISSN 2465 – 1222 07-FEB-24 13:22 NNNN

MERCOLEDÌ 07 FEBBRAIO 2024 13.22.35

TUMORI: QUASI IN 1 OSPEDALE SU 2 MENO INTERVENTI RISPETTO A SOGLIA DI SICUREZZA (2) =

ADN0610 7 CRO 0 ADN CRO NAZ TUMORI: QUASI IN 1 OSPEDALE SU 2 MENO INTERVENTI RISPETTO A SOGLIA DI SICUREZZA (2) = Ropi, ‘resta gap tra Nord e Sud (Adnkronos Salute) – “La nuova mappa – dichiara Fabrizio Nicolis, consigliere Ropi e coordinatore del progetto – conferma il trend in calo di interventi in strutture ‘sotto soglia’ e, di conseguenza, un aumento dei volumi di interventi di chirurgia oncologica negli ospedali ‘sopra soglia’: da 143.469 interventi nel 2017 (71% degli interventi totali) a 160.919 nel 2022 (77% degli interventi totali). Emblematici sono i dati relativi alla chirurgia per il tumore della mammella, dove si assiste a un trend in riduzione del numero di ospedali ‘sotto soglia’: da 521 nel 2017 a 313 nel 2022 (-40%). Di contro si è registrato un aumento dei volumi di interventi eseguiti in ospedali ‘sopra soglia’: da 45.656 nel 2017 (74% degli interventi totali) a 53.653 nel 2022 (84% degli interventi totali)”. Rimane invece invariato “il gradiente Nord-Sud, con il Nord in cui la maggior parte delle Regioni ha ospedali ‘sopra soglia’ per tutte le 17 patologie considerate, e il Sud in cui solo 3 regioni (Puglia, Campania e Sicilia) coprono tutte le patologie”, sottolinea Nicolis. Per quanto riguarda invece l’importanza della qualità dei percorsi assistenziali, Massimo Carlini, presidente della Società italiana di chirurgia (Sic) sottolinea come “la diminuzione delle complicanze e della mortalità dipenda anche dalla qualità delle cure postoperatorie, che è più strettamente correlata ad alcune caratteristiche specifiche dell’ospedale, più che al numero di operazioni eseguite”. “Alcune operazioni – aggiunge – richiedono specifiche abilità intraoperatorie e in questo caso predomina il volume del chirurgo, mentre altre possono richiedere importanti e complessi trattamenti durante il decorso postoperatorio e allora predomina il volume dell’ospedale. Peraltro, dopo un miglioramento dei risultati nei centri ad alto volume, possono anche determinarsi risultati inferiori quando il centro raggiunge il suo limite. Nel nostro Paese, considerato che il numero di posti letto, di medici di terapia intensiva, di chirurghi e di infermieri specializzati è ridotto, questo secondo aspetto è molto importante. In ogni caso le procedure chirurgiche complesse centralizzate dovrebbero essere disponibili in centri ben distribuiti in tutto il territorio nazionale”. (Ram/Adnkronos Salute) ISSN 2465 – 1222 07-FEB-24 13:22 NNNN

AGI
MERCOLEDÌ 07 FEBBRAIO 2024 12.46.18

Tumori: Italia, 1 ospedale su 2 esegue interventi ‘sotto soglia’ =

AGI0380 3 CRO 0 R01 / Tumori: Italia, 1 ospedale su 2 esegue interventi ‘sotto soglia’ = (AGI) – Roma, 7 feb. – In Italia, circa il 46% degli ospedali esegue interventi di chirurgia oncologica ‘sotto soglia’, cioe’ utilizzano il bisturi un numero troppo basso di volte. Per il tumore della mammella, ad esempio, il valore soglia e’ di 150 interventi l’anno. Significa che al di sotto il centro non e’ in grado di offrire le medesime sicurezza e qualita’ degli esiti dei centri con interventi sopra la soglia prevista. Inoltre, solo in 13 strutture italiane e’ presente un percorso di cura la cui qualita’ e’ certificata da Oeci (Organisation of European Cancer Institutes). Un dato positivo c’e’: dal 2017 al 2022 il numero degli ospedali ‘sotto soglia’ si e’ ridotto di oltre il 16%, passando da 5.670 a 4.747. Allo stesso tempo si e’ registrata una riduzione dei volumi di interventi di chirurgia oncologica negli ospedali ‘sotto soglia’: da 57.419 interventi nel 2017 (29% degli interventi totali) a 47.230 nel 2022 (23% degli interventi totali). La nuova mappa aggiornata 0Dove mi curo’, presentata oggi da Ropi (Rete oncologica pazienti Italia – reteoncologicaropi.it) al ministero della Salute ed elaborata partendo dai dati dell’ultimo Programma nazionale esiti di Agenas, si basa su due criteri: oltre al superamento della soglia di volumi chirurgici – che le evidenze scientifiche associano ai migliori esiti – vengono menzionati quegli ospedali al cui interno e’ presente un percorso di cura la cui qualita’ certificato con il ‘bollino’ di Oeci. “Come ogni anno la nostra mappa si propone l’obiettivo di aiutare i pazienti e i loro cari ad orientarsi tra le strutture sanitarie che effettuano interventi di chirurgia oncologica – spiega Stefania Gori, presidente Ropi e di Aigom (Associazione italiana gruppi oncologici multidisciplinari). “Quest’anno abbiamo aggiunto un ulteriore tassello, quello relativo al percorso assistenziale, consapevoli che il solo dato quantitativo non e’ sufficiente a dare un’indicazione corretta e completa sulla qualita’ di un ospedale”. Agenas ha recentemente presentato la Quinta indagine nazionale sullo stato di attuazione delle Reti oncologiche regionali, che prende in considerazione una serie di Indicatori riguardanti le sette patologie oncologiche maggiori, ha ricordato Domenico Mantoan, direttore generale Agenas. “Tutte queste informazioni sono gia’ oggi disponibili sul sito dell’Agenzia, ma entro il 2026 sara’ pienamente operativo il Portale della trasparenza dei servizi sanitari”, prospetta Mantoan, “che ha proprio l’obiettivo di ridurre lo squilibrio esistente tra utenti, operatori e professionisti del sistema sanitario, rispetto alle informazioni disponibili, le caratteristiche e la qualita’ della cura delle strutture prestatrici di servizi sanitari”. (AGI)Sci/Rob (Segue) 071245 FEB 24 NNNN

MERCOLEDÌ 07 FEBBRAIO 2024 12.46.10

Tumori: Italia, 1 ospedale su 2 esegue interventi ‘sotto soglia’ (2)=

AGI0381 3 CRO 0 R01 / Tumori: Italia, 1 ospedale su 2 esegue interventi ‘sotto soglia’ (2)= (AGI) – Roma,7 feb. – “La nuova mappa conferma il trend in calo di interventi in strutture ‘sotto soglia’ e, di conseguenza, un aumento dei volumi di interventi di chirurgia oncologica negli ospedali ‘sopra soglia’: da 143.469 interventi nel 2017 (71% degli interventi totali) a 160.919 nel 2022 (77% degli interventi totali)”, dichiara Fabrizio Nicolis, consigliere Ropi e coordinatore del progetto. Emblematici sono i dati relativi alla chirurgia per il tumore della mammella, dove si assiste a un trend in riduzione del numero di ospedali ‘sotto soglia’: da 521 nel 2017 a 313 nel 2022 (-40%). Di contro si e’ registrato un aumento dei volumi di interventi eseguiti in ospedali ‘sopra soglia’: da 45.656 nel 2017 (74% degli interventi totali) a 53.653 nel 2022 (84% degli interventi totali). “Rimane invece invariato il gradiente Nord-Sud, con il Nord in cui la maggior parte delle Regioni ha ospedali ‘sopra soglia’ per tutte le 17 patologie considerate, e il Sud in cui solo 3 regioni (Puglia, Campania e Sicilia) coprono tutte le patologie”, sottolinea Nicolis. Ai numeri si aggiungono anche le valutazioni relative alla qualita’ del percorso assistenziale. “Ci siamo resi conto che per aiutare i pazienti e i cittadini a scegliere il luogo di cura non solo in base al numero di interventi di chirurgia oncologica, ma anche con la miglior qualita’ assistenziale, verificata da un ente terzo, cioe’ Oeci”, sottolinea Gori. “La certificazione Oeci di accreditamento e’ di fatto la fotografia della reale attuazione degli standard qualitativi e qualitativi previsti dal Programma di qualita’ da parte di un istituto oncologico”, spiegano Giovanni Apolone, presidente Oeci, e Claudio Lombardo, general manager Oeci. “Nonostante Oeci verifichi nel tempo l’avanzamento del Piano di miglioramento, che generalmente fa seguito alla certificazione, la qualita’ delle cure prestate e’ il risultato di un continuo processo di innovazione connesso allo sfruttamento dei risultati di ricerca”. (AGI)Sci/Rob (Segue) 071245 FEB 24 NNNN

ASKA
MERCOLEDÌ 07 FEBBRAIO 2024 12.00.52

Tumori, ROPI: in Italia interventi ‘sotto soglia’ per 46% ospedali 

Tumori, ROPI: in Italia interventi ‘sotto soglia’ per 46% ospedali Solo in 13 strutture percorsi di cura certificati OECI Roma, 7 feb. (askanews) – In Italia, circa il 46% degli ospedali esegue interventi di chirurgia oncologica ‘sotto soglia’, ovvero viene utilizzato il bisturi un numero troppo basso di volte. Per il tumore della mammella, ad esempio, il valore soglia è di 150 interventi l’anno. Significa che al di sotto il centro non è in grado di offrire le medesime sicurezza e qualità degli esiti dei centri con interventi sopra la soglia prevista. Inoltre, solo in 13 strutture italiane è presente un percorso di cura la cui qualità è certificata da OECI (Organisation of European Cancer Institutes). Tuttavia, un dato positivo c’è: dal 2017 al 2022 il numero degli ospedali ‘sotto soglia’ si è ridotto di oltre il 16%, passando da 5.670 a 4.747. Allo stesso tempo si è registrata una riduzione dei volumi di interventi di chirurgia oncologica negli ospedali ‘sotto soglia’: da 57.419 interventi nel 2017 (29% degli interventi totali) a 47.230 nel 2022 (23% degli interventi totali). La nuova mappa aggiornata “Dove mi curo?”, presentata oggi da ROPI (Rete Oncologica Pazienti Italia – reteoncologicaropi.it) al Ministero della Salute ed elaborata partendo dai dati dell’ultimo Programma Nazionale Esiti di Agenas, si basa su due criteri: oltre al superamento della soglia di volumi chirurgici – che le evidenze scientifiche associano ai migliori esiti – vengono menzionati quegli ospedali al cui interno è presente un percorso di cura la cui qualità certificato con il ‘bollino’ di OECI. “Come ogni anno la nostra mappa si propone l’obiettivo di aiutare i pazienti e i loro cari ad orientarsi tra le strutture sanitarie che effettuano interventi di chirurgia oncologica – spiega Stefania Gori, Presidente ROPI e di AIGOM (Associazione Italiana Gruppi Oncologici Multidisciplinari) -. Quest’anno abbiamo aggiunto un ulteriore tassello, quello relativo al percorso assistenziale, consapevoli che il solo dato quantitativo non è sufficiente a dare un’indicazione corretta e completa sulla qualità di un ospedale”. “Sono lieto che i dati forniti dall’Agenzia, mediante il lavoro di monitoraggio e analisi delle cure erogate in Italia del Programma Nazionale Esiti, siano aggetto di approfondimento a supporto della Rete oncologica dei pazienti ROPI – interviene Domenico Mantoan, direttore generale Agenas -. E proprio riguardo lo sviluppo delle reti in ambito oncologico, mi piace ricordare un altro importante strumento che Agenas ha recentemente presentato, ovvero la Quinta Indagine Nazionale sullo stato di attuazione delle Reti Oncologiche Regionali, che prende in considerazione una serie di Indicatori riguardanti le sette patologie oncologiche maggiori. Tutte queste informazioni sono già oggi disponibili sul sito dell’Agenzia, ma entro il 2026 sarà pienamente operativo il Portale della Trasparenza dei Servizi Sanitari che ha proprio l’obiettivo di ridurre lo squilibrio esistente tra utenti, operatori e professionisti del sistema sanitario, rispetto alle informazioni disponibili, le caratteristiche e la qualità della cura delle strutture prestatrici di servizi sanitari”. “La nuova mappa conferma il trend in calo di interventi in strutture ‘sotto soglia’ e, di conseguenza, un aumento dei volumi di interventi di chirurgia oncologica negli ospedali ‘sopra soglia’: da 143.469 interventi nel 2017 (71% degli interventi totali) a 160.919 nel 2022 (77% degli interventi totali)”, dichiara Fabrizio Nicolis, consigliere ROPI e coordinatore del progetto. Emblematici sono i dati relativi alla chirurgia per il tumore della mammella, dove si assiste a un trend in riduzione del numero di ospedali ‘sotto soglia’: da 521 nel 2017 a 313 nel 2022 (-40%). Di contro si è registrato un aumento dei volumi di interventi eseguiti in ospedali ‘sopra soglia’: da 45.656 nel 2017 (74% degli interventi totali) a 53.653 nel 2022 (84% degli interventi totali). “Rimane invece invariato il gradiente Nord-Sud, con il Nord in cui la maggior parte delle Regioni ha ospedali ‘sopra soglia’ per tutte le 17 patologie considerate, e il Sud in cui solo 3 regioni (Puglia, Campania e Sicilia) coprono tutte le patologie”, sottolinea Nicolis. Red-Mpd 20240207T120029Z

MERCOLEDÌ 07 FEBBRAIO 2024 12.03.02

Tumori, ROPI: in Italia interventi ‘sotto soglia’ per 46% ospedali -2- 

Tumori, ROPI: in Italia interventi ‘sotto soglia’ per 46% ospedali -2- Roma, 7 feb. (askanews) – Ai numeri si aggiungono anche le valutazioni relative alla qualità del percorso assistenziale. “Ci siamo resi conto che per aiutare i pazienti e i cittadini a scegliere il luogo di cura non solo in base al numero di interventi di chirurgia oncologica, ma anche con la miglior qualità assistenziale, verificata da un ente terzo, cioè OECI”, sottolinea Gori. “La certificazione OECI di accreditamento è di fatto la fotografia della reale attuazione degli standard qualitativi e qualitativi previsti dal Programma di qualità da parte di un istituto oncologico – spiegano Giovanni Apolone, presidente OECI, e Claudio Lombardo, general manager OECI -. Nonostante OECI verifichi nel tempo l’avanzamento del Piano di miglioramento, che generalmente fa seguito alla certificazione, la qualità delle cure prestate è il risultato di un continuo processo di innovazione connesso allo sfruttamento dei risultati di ricerca”. A confermare l’importanza della qualità dei percorsi assistenziali è anche Massimo Carlini, presidente della Società Italiana di Chirurgia (SIC): “La diminuzione delle complicanze e della mortalità dipende anche dalla qualità delle cure postoperatorie, che è più strettamente correlata ad alcune caratteristiche specifiche dell’ospedale, più che al numero di operazioni eseguite. Alcune operazioni richiedono specifiche abilità intraoperatorie e in questo caso predomina il volume del chirurgo, mentre altre possono richiedere importanti e complessi trattamenti durante il decorso postoperatorio e allora predomina il volume dell’ospedale. Peraltro, dopo un miglioramento dei risultati nei centri ad alto volume, possono anche determinarsi risultati inferiori quando un determinato centro raggiunge il suo limite. Nel nostro Paese, considerato che il numero di posti letto, di medici di terapia intensiva, di chirurghi e di infermieri specializzati è ridotto, questo secondo aspetto è molto importante. In ogni caso le procedure chirurgiche complesse centralizzate dovrebbero essere disponibili in centri ben distribuiti in tutto il territorio nazionale”. (Segue) Red-Mpd 20240207T120247Z

STAMPA GENERALISTA ONLINE
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
QUOTIDIANO DI SICILIA
FORTUNE
ONLINE NEWS
OGGI TREVISO
IL SANNIO QUOTIDIANO
CRONACHE DI BARI
CRONACHE DI MILANO
CORRIERE DI ANCONA
LA FRECCIA
CRONACHE ABRUZZO E MOLISE
GLOO
CORRIERE DELLA SARDEGNA
ITALIAN PRESS
RAGIONIERI E PREVIDENZA
CORRIERE FLEGREO
IL GIORNALE DI TORINO
VENEZIA 24
GAZZETTA DI GENOVA (2)
CRONACHE DI BARI (2)
IL GIORNALE DEL TRENTINO (2)
CRONACHE DI MILANO (2)
IL CORRIERE DI FIRENZE (2)
CORRIERE DELLA SARDEGNA (2)
CORRIERE FLEGREO (2)
LA CITTA’ DI ROMA (2)
VENEZIA 24 (2)
STAMPA SPECIALIZZATA
ABOUTPHARMA
30 SCIENCE
SANITA’ INFORMAZIONE
DOCTOR 33
SANITA’ IN SICILIA
LA VOSTRA SALUTE